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Tutto e il contrario di tutto

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Viviamo in una società folle e totalmente scriteriata.

In merito l’immagine qui sopra è emblematica. Si tratta di due mail pubblicitarie che in questi giorni arrivano regolarmente nelle caselle di posta elettronica di quasi tutti gli italiani provvisti di pc.

Vengono reclamizzate due aziende diverse (i relativi marchi sono stati accuratamente oscurati per evidenti motivi) che propongono servizi diametralmente opposti.

La prima è una sorta di agenzia di rating, oggi tanto di moda (perchè di moda si tratta, non di necessità), che propone alla propria clientela la possibilità di additare al pubblico ludibrio i cattivi pagatori.

La seconda fa l’esatto opposto, mette a disposizione i propri consulenti legali al fine di non far pagare i debiti accumulati a chi ne volesse chiedere l’intervento in ausilio.

Questa diabolica e caotica mentalità, secondo la quale occorre fare “tutto” e il “contrario di tutto”, è ormai imperante in questa prima fase del terzo millennio.

E’ un po’ come parlare di “Yin e Yang”, di bianco e nero, di luce ed ombra, dei  concetti di zero e di uno del codice binario, ma con l’enorme differenza che mentre tutti questi costituiscono storiche rappresentazioni filosofiche o informatiche ed anche impostazioni diverse di vita, come nella classica alternanza di bene e male che da sempre vige nella storia dell’umanità, quelli che sto considerando sono controversi aspetti sociali che si ostinano a voler convivere nell’andamento sociale, vantando ognuno una propria valenza nel confronto col suo opposto.

Il risultato è un enorme caos nella conduzione amministrativa sia della cosa pubblica che di quella privata. La gente non sa più cosa fare, cosa è giusto e cosa è sbagliato?

Basta pensarci un poco su e vengono fuori decine di casistiche al riguardo, per esempio:

–         Si tende a licenziare per poter assumere (vedi revisione dell’articolo 18).

–         Si aumenta l’età pensionabile ma le aziende dichiarano esuberi.

–         Si crea l’Europa Unita ma si sviluppano i nazionalismi al suo interno.

–         Si tende ad abolire le corporazioni, ma chi propugna la cosa è iscritto alla massoneria e partecipa alle riunioni del gruppo Bilderberg (vedi Mario Monti).

–         Si chiede alla gente di far girare il denaro ma si aumentano le tasse e quindi si diminuisce la quantità di denaro da poter far girare (vedi recessione).

–         Si continuano a chiamare “onorevoli” nonostante i loro comportamenti continuino ad essere più che “deplorevoli”.

–         Si combatte l’evasione fiscale e la fuga di capitali all’estero e si concede ai maggiori manager italiani di mantenere residenza in Svizzera.

–         Si attribuisce costituzionalmente la “sovranità” al Popolo Italiano e poi gli si impone dittatorialmente  qualsiasi norma impopolare, bloccando pure i referendum (vedi caso “porcellum”).

–         Si mettono al bando, in quanto illegali, i maghi, le fattucchiere, i cartomanti e simili ma le forze dell’ordine “lasciano fare” e intervengono solo se “Striscia la Notizia” manda in onda specifici servizi televisivi.

–         Ci si lamenta di aver perso il controllo sul mercato interno e contestualmente si continua a permettere il libero accesso nel territorio italiano di prodotti provenienti dalla Cina.

–         Si continua a permettere il libero accesso nel territorio italiano di prodotti cinesi e poi si sequestrano tonnellate di merci cinesi altamente tossiche o nocive alla salute e comunque non in regola con le regole della comunità europea.

Ecc. ecc. ecc. ecc.

L’elenco potrebbe essere lunghissimo mentre brevissima è la relativa conclusione:

La vita in Italia è diventata invivibile   … eppure arrivano persone da tutte le parti.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

1 commento su “Tutto e il contrario di tutto

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