Gira in rete una lettera di un lavoratore dell’Ilva di Taranto che è giunta pure alla nostra redazione per essere diffusa.
La riportiamo così come è arrivata.
<< Chi scrive è un padre di famiglia…tanti padri di famiglia…padri
operai..padri dipendenti dell’Ilva di Taranto..la più grande
acciaieria di Europa..l’azienda che secondo molti uccide..il Mostro
per eccellenza…chi vi scrive è un padre disperato, un uomo che
rischia di perdere il suo lavoro..ma più dello stipendio quello che
sta per perdere è la sua dignità…in questi mesi ci hanno illuso e
mortificato..trattati come pedine…a volte solo spettatori di una
guerra tra poteri forti…l’azienda da una parte…il governo…la
magistratura…ogni giorno notizie diverse…mai nessuna certezza..un
giorno nella polvere l’altro sugli altari…l’unica consolazione di
giornate stressanti sono stati i sorrisi dei nostri figli quando si
torna a casa..ma oggi siamo alla resa dei conti..si rincorrono voci
sulla chiusura..circolano voci di 6000 persone a casa….siamo alla
frutta…siamo stanchi..esausti..e disperati…chiedo a chi può farlo
un aiuto…a chi decide di pensare a noi lavoratori…alle nostre
famiglie ai nostri figli…al nostro futuro..chiedo al governo
all’azienda alla magistratura di trovare un punto di incontro…non
vogliamo lavorare a prescindere..vogliamo lavorare in un ambiente
sano…senza più ricatti..vogliamo lavoro e salute…chiediamo tanto?
È vero un operaio non sempre ha un buon odore..a volte puzza. Ma
credetimi è odore di dignità…non toglieteci il futuro…che il
signore possa illuminare le menti di chi comanda! >>
(lettera firmata)
Da parte nostra possiamo solo spiegare allo sfortunato lavoratore che il Signore non potrà mai “illuminare” le menti di chi comanda in Italia. Troppo spesso si tratta già di “illuminati”, ma nel senso massonico della parola, di gente insomma che non “brilla” di luce propria ma bensì di luce riflessa … sì … della luce (nera) che arriva dalle lobby del potere occulto che piazza questi elementi nei posti di comando, dove gli interessi di pochi neutralizzano totalmente gli interessi, i diritti, la dignità di molti….di moltissimi.
Così arrivano a comadare gli incapaci, i raccomandati incompetenti che fanno danni enormi senza mai pagarne le conseguenze…anzi passando da un incarico all’altro, magari ancora più prestigioso.
In questa storia le vittime sono i lavoratori che, rischiando la salute, hanno lavorato una vita per poi trovarsi a rischio di licenziamento; ma sono anche tutti quei cittadini che si sono intossicati per anni perchè “qualcuno” non è mai intervenuto a limitare l’impatto ambientale dell’industria.
Ma al governo e alla magistratura, che intervengono sempre troppo tardi e solo quando non ne possono fare più a meno, vorrei fare notare due cose:
– bloccare i prodotti finiti nella fabbrica non serve a nulla, avvicina al fallimento l’azienda (chi ha effettuato le commesse ora non vuole più la fornitura per il troppo tempo passato), e non diminuisce l’inquinamento.
– se sta così a cuore, di chi è intervenuto con tanta veemenza sul caso, la salute dei cittadini di Taranto, perchè non agiva prima e perchè non applica analoga iniziativa sugli altri 3 o 4 siti molto più inquinanti che si trovano pure a Taranto collegati ad altrettante società chiuse o fallite da tempo? (vedere i servizi dalla Puglia mandati in onda da “Striscia la Notizia”)
No, caro amico dell’ILVA, questa gente non potrà mai essere “illuminata”, vive e vegeta nell’ombra e nel buio, coperta e protetta da chi trama alle spalle del popolo. Logica, giustizia, correttezza ed equità non fanno parte del loro bagaglio di competenze e la “luce” non giungerà mai al loro cervello.