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L’attacco di Celentano a Sarkozy e alla Merkel è stato insabbiato dai media

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L’hanno sentito tutti; per 50 minuti la gente ha ascoltato Celentano pontificare dal pulpito di Sanremo…ma di tanto opinionismo d’autore cosa è rimasto ai posteri, storicizzato dalla “pilotatissima” stampa italica che però strombazza ipocritamente ai quattro venti la sua presunta libertà di espressione e il suo diritto all’informazione? 

Ai posteri, cioè ai lettori dei quotidiani del giorno dopo, sono rimaste solo: la critica del molleggiato a Famiglia Cristiana e all’Avvenire, le rimostranze presentate da Vescovi, Prelati e responsabili delle testate giornalistiche tanto vituperate dal cantante e il grande dilemma sulle mutande di Belen Rodriquez….non si parla d’altro!

Alla storia passano solo le sciocchezze, non c’è stato un cane che ha messo a fuoco le ultime pesantissime parole di Celentano contro lo scandaloso comportamento dell’Europa nei confronti del popolo greco, ridotto con la forza alla povertà “per permettere alla Grecia di acquistare armi dalla Francia e dalla Germania”.

In sostanza l’unica cosa veramente interessante e che, sempre se vera, sarebbe di una gravità eccezionale, da denunciare al mondo intero come “crimine contro l’umanità”, è invece passata “volutamente” sotto silenzio.

Forse Monti si sarà premurato a mettere il bavaglio alla “stampa libera” per non mettere a disagio i “suoi” due simpatici partner europei: l’emorroidato Sarkozy (guardate come cammina!) e l’anfora teutonica Merkel (con quel culo deforme guardate come si veste!).

I due, che ridevano di Berlusconi senza guardarsi mai allo specchio, con ogni probabilità sono entrati negli incubi della intera popolazione greca, proprio come un tempo è accaduto con Hitler o con lo stesso regime dittatoriale interno “dei colonnelli”, però non se ne parla; dinanzi a loro c’è il muro dell’Europa, l’alibi di una stabilità economica multinazionale imposta con la forza a gente che di questa “Europa” ne ha piene le tasche, preventivamente svuotate dai pochi spiccioli rimasti.

Il fatto che i greci abbiano avuto dimezzati gli stipendi, che la metà dei dipendenti pubblici sia stata buttata in mezzo alla strada con le rispettive famiglie, che il futuro di coloro che hanno creato la civiltà occidentale (Francia e Germania invece sono state storicamente le patrie dei barbari) sia appeso ad un filo, o meglio ad una miccia collegata alla possibile “guerra civile”, forse solo per permettere l’acquisto di armi e tecnologie militari franco-tedesche, è rimasto all’ombra di una opinione pubblica interessata dai media (e dai vari prelati) a ben altre cose.

La nostra stampa è libera….libera sì…di farsi imbavagliare.

Tutto questo per nascondere agli italiani il grande dilemma sintetizzato da Celentano  nelle sue ultime otto parole dell’altra sera: “Ma è proprio questa l’Europa che vogliamo?”

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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