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Le ultime elezioni sono la prima vendetta dei Siciliani

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Facile e idiota, come la politica minuscola che ha condotto i giochi sino a oggi, accusare di apatia e pigrizia gli “astensionisti” al voto nelle regionali siciliane.  Il segnale invece è chiarissimo, inutile cercare altre assurde e offensive spiegazioni come quella di qualche demente che ha ritenuto di vedere nei “non votanti” i mafiosi senza candidati di riferimento.

La realtà va ben oltre queste riduttive e balorde giustificazioni.

Il siciliano che non è andato a votare ha avuto la stessa forza vendicativa, nei confronti dei “farabutti” di certa politica, che ha dimostrato di avere l’elettore che si è fatto annullare la scheda e quello che ha votato con rabbia il Movimento 5  Stelle di Grillo.

Se sommiamo all’oltre 50% di astensionisti il quasi 30% dei voti del M5S (29,13%) e l’altissima percentuale (6.95%) di schede annullate per frasi offensive e irripetibili o per errori chiaramente voluti e studiati per l’occasione, arriviamo alla stratosferica percentuale dell’ 86% di Siciliani che hanno voluto dare a tutta l’Italia il segnale della riscossa, di una nuova rivolta dei Vespri, stavolta storicizzata nel XXI secolo.

I nuovi Vespri, un po’ come il personaggio del film “V per Vendetta” diventato ormai simbolo globale di ribellione al sistema, hanno iniziato la lotta con lo strumento più corretto e democratico esistente: la scelta elettorale.

Bisogna però stare attenti a un altro fenomeno che purtroppo si riscontra in crescita almeno nel web: l’inflazione del malcontento.  Infatti sono ora troppi i “navigatori” che postano commenti del tipo: “ripetiamo sempre le stesse cose”, “ora basta con le critiche ai politici”, “se fossi tu al loro posto mangeresti nello stesso modo”, “facciamo solo polemiche inutili” ecc. ecc.  Sono proprio questi atteggiamenti di stolto disinteresse a danneggiare questa rivolta partita dal “voto e non voto” dei Vespri Siciliani.

Pertanto questo è il primo segnale al quale “scatenare l’inferno” non è certo anti-politica, e questa ridicola parola è stata coniata proprio da chi ha più paura del voto della gente, di quel voto che tra qualche mese rischierà di far saltare per aria (FINALMENTE)  tutti quei ladri farabutti che si sono intascati denaro pubblico a palate insieme a quegli incapaci che sanno solo prendere soldi dalle tasche dei contribuenti più deboli e con minori capacità economiche (si ricordi la recente “legge sulla stabilità” che ha persino rese incerte le risorse per i malati di SLA o la volontà del governo di non rinviare gli incassi di tasse e tributi dei terremotati dell’Emilia), proprio come fa un vampiro scemo che, pur essendo circondato da opulenti e grassi porci si attacca ostinatamente a succhiare il sangue a una anemica farfalla.

Ed è proprio la farfalla che da vittima diventerà carnefice, nella più classica delle metafore riguardante la Protesta degli Italiani, prima strisciante come un bruco (vedi appunto “Striscia la Protesta”) poi vibrante nell’aria e ad ali spiegate.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

2 commenti su “Le ultime elezioni sono la prima vendetta dei Siciliani

    Fulvio S.

    (05/11/2012 - 14:57)

    Speriamo caro Sergio. Soprattutto che non si verifichi lo stesso inciucio di prima.

    Nicolo D.

    (05/11/2012 - 15:05)

    Sono d’accordo con la tua analisi.

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