Sapevate che l’Italia, fra i tanti soprusi che subisce dalla comunità europea, annovera anche uno spropositato numero di sanzioni per infrazioni ai regolamenti imposti ai paesi membri?
Pensate che questo numero di procedure a nostro carico, alla fine dello scorso mese di maggio, era addirittura pari a 116.
Il primo ottobre scorso però il signor Gozi, sottosegretario agli affari europei, ha annunciato “tutto contento” che i procedimenti per le nostre infrazioni alle direttive europee sono scesi per la prima volta al di sotto del numero 100, attestandosi a 99 ……. a Roma tutti hanno subito pensato: “mecojoni!!”
E queste mazzate che l’europa si diverte a infliggerci, oltre a costituire un ulteriore pesantissimo aggravio per la nostra già asfittica cassa nazionale, danno luogo a fortissime contrazioni dei benefici economici che l’Italia dovrebbe percepire dalla comunità cui purtroppo appartiene.
In sostanza, se tutto funzionasse bene, dovremmo ricevere sostanziosi aiuti da Bruxelles per la nostra crescita e per il rilancio della nostra economia; ma, se la matematica non è un’opinione, nel momento in cui le sanzioni superano i contributi a nostro favore, rischiamo di dare noi i soldi alla comunità ritrovandoci ancor di più “al verde”, tutto il contrario di quello che propagandava prodi quando ci ha gettato in questo inferno (“lavoreremo un giorno in meno e guadagneremo come se avessimo lavorato un giorno in più”).
Ma la cosa più grave è che troppo spesso le procedure di infrazione partono da eventi che già risultano problemi piuttosto gravi per il nostro paese.
Se spulciamo l’elenco ne troviamo di tutti i colori, uno di questi, che la dice tutta sullo scellerato accanimento nei confronti del nostro paese riguarda addirittura la popolazione “rom” che staziona sul nostro territorio.
Oltre a costituire un’emergenza che riguarda 1.200 famiglie nella sola Città di Roma e che comporta una perdita per le risorse pubbliche, calcolata per il solo 2013 in 25 milioni di euro (sempre solo per Roma), ora ci si mette pure la commissione ue pronta a sanzionarci per infrazione della direttiva 2000/43/CE sull’uguaglianza razziale già denunciata dalla “direzione generale giustizia della commissione europea” al governo italiano.
La probabile multa è partita dal monitoraggio delle condizioni abitative dei rom sul campo “La Barbuta” di Roma, ma il criterio di rilevazione potrebbe riguardare in futuro anche altre realtà dell’intera penisola.
Quindi siamo “cornuti e mazziati”, oltre a dover subire in tutto il territorio italiano questa invasione da parte di migliaia di individui con le loro famiglie, spesso portate a delinquere e a disturbare le popolazioni autoctone, pur essendo “nomadi” e dovendo sostare pertanto in un sito solo per due/tre mesi, pur costando tantissimo, anche in situazioni di permanenza temporanee per tutto quello che concerne infrastrutture e concessione di servizi da parte dei comuni interessati, ora dobbiamo subire financo le “cannonate” da parte della comunità europea che non finisce di stupire per la sua scandalosa “assenza” nelle problematiche mediterranee (vedi migrazione degli africani sul Canale di Sicilia) e per la sua persecutoria “presenza” in analoghe questioni migratorie, ma trattate dall’ue in modo completamente difforme solo perché di provenienza comunitaria (Romania, Spagna, Portogallo, ecc) …. bisognerebbe “spiegare” al parlamento di Bruxelles che “l’uguaglianza razziale”, citata nella direttiva 2000/43/CE andrebbe applicata a tutte le popolazioni del mondo e che le migrazioni dei rom, dei sinti e dei camminanti equivalgono a quelle delle popolazioni africane, tanto ignorate da merkel & c. e totalmente a carico della Repubblica d’Italia.
E poi: perché dobbiamo assegnare a questa gente “NOMADE” abitazioni popolari che non riusciamo a concedere neanche ai nostri cittadini indigenti? e perché l’ue ci sanziona pure per non averlo fatto in favore dei nomadi e non ci multa per la mancata assegnazione ai disagiati residenti ufficialmente sul territorio italiano? ANCHE QUESTO E’ RAZZISMO …. IMBECILLI!