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Dimezzare i costi della casta

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I parlamentari da questo orecchio non ci sentono.
Appena sentono proposte che possano limitare i propri redditi politici iniziano a parlare di demagogia, diritti acquisiti, anticostituzionalità, e, purtroppo, vedrete che anche sul web e nei social network ci sarà sempre qualcuno che difenderà gli indifendibili redditi dei parlamentari accusando le opposizioni di disfattismo, populismo, banalità, antipolitica ecc. ecc.

L’abbiamo ripetuto migliaia di volte, e in parlamento solo il M5S se ne fa promotore: in questo momento di oppressione economica (non crisi, che è tutta un’altra cosa) gli sprechi più esorbitanti, da tagliare quindi per primi, sono proprio quelli della politica …… che la casta tenti disperatamente e fino all’ultimo respiro di salvaguardare le proprie tasche, per quanto indegno, incivile e offensivo per il Popolo Italiano, è pur sempre comprensibile, ma che i normali cittadini si schierino per giunta a favore di questo ” furto” reiterato costantemente alle casse dello stato, e quindi anche alle loro tasche, magari solo per antipatia nei confronti di Grillo, ci sembra infantile, idiota, deprimente e più consono per un popolo rassegnato alla propria schiavitù.

Pensiamo però che questo fenomeno sia più un effetto della “sindrome di Stoccoma” (la vittima che giustifica e venera il proprio carnefice) che una reale coscienza popolare; sarebbe quantomai demoralizzante continuare a lottare contro questa dittatura con alle spalle un’opinione pubblica tanto convinta di essere in regime democratico da ratificarne, da parte popolare, persino le maggiori porcherie istituzionali.

Autore dell'articolo: admin

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