Rispondiamo ad un articolo pubblicato su Repubblica.it e nato da una segnalazione di un utente di Facebook, fortunatamente rimasto nell’anonimato fuori dal social network.
Sembrerebbe, perché anche la segnalazione in oggetto potrebbe essere benissimo l’ennesimo disperato tentativo di “make up” per il miglioramento della degradatissima immagine pubblica dei politici italiani, che un utente del social network Facebook abbia postato una foto col signor mario monti seduto su una non ben identificata panchina in attesa di un non ben identificato turno.
Il “postatore” sostiene che l’ex-premier sia stato immortalato in attesa di essere chiamato dal medico di pertinenza durante un turno in un ospedale pubblico; e noi ci crediamo ciecamente, nonostante possa comunque aver creato autonomamente una congettura del tutto personale per poter giustificare e commentare la sua foto di per sé alquanto banale, sia nella sua apparenza diretta, sia nell’essenza intrinseca che ne dovrebbe motivare una simile divulgazione di massa.
Vogliamo credere ciecamente che monti stia lì a scrivere sul suo taccuino mentre aspetta di poter colloquiare con un medico per un consulto riguardante la moglie, come espressamente precisato dall’utente; crediamo anche che a difenderlo non sia presente in sala d’attesa la sua corposa scorta.
Ma tutto questo non ci convince assolutamente che “l’attacco alla casta”, citato nell’articolo di Repubblica.it, possa risultare screditato o sminuito da una simile bazzecola.
Il quotidiano on line, che inspiegabilmente ha dato rilievo alla cosa, scrive testualmente (leggere l’articolo cliccando su questo link)
“E’ diventato virale in tempi di “accusa alla casta” il post di un utente di Facebook che ha deciso di raccontare e condividere la sorpresa di vedere l’ex premier, presidente della Bocconi, comportarsi come un “comune mortale”: nessuna corsia privilegiata per saltare i tempi di attesa della Sanità, e nessuna stanza riservata. Lì, ad aspettare, come tutti gli altri, seduto sulle scale a lavorare. Un understatement eletto a modello di sobrietà.”
Non contento, il giornalista di Repubblica ha pure inserito “l’arguta” osservazione finale dell’utente di Facebook: “La cosa inaspettata è che il professore è arrivato senza scorta, ha fatto la coda come chiunque e la moglie ha aspettato il suo turno come chiunque. È rimasto seduto sulle scale in attesa per tutto il tempo, poco prima c’era anche la moglie, nessun salottino privato o quant’altro. Ha parlato con chiunque gli chiedesse qualcosa senza nessun problema ed ha lavorato tutto il tempo.”
Pur nel convincimento di correre il rischio di dare ulteriore e scorretta importanza ad una delle più grandi assurdità di questo inizio di anno, pari solo alla celebre prima “supercazzola” del 2016, pronunciata proprio dallo stesso mario monti durante una delle puntate del programma di Giovanni Floris a “La7”: “La spending review è un concetto dinamico evolutivo in qualche misura evanescente“, (guarda il video cliccando su questo link), osiamo fare queste piccole osservazioni:
– Dire che il signor monti “si comporta come un comune mortale“, significa ammettere che in realtà egli sia un semi-dio, proprio quello che lui crede di essere; va bene venerarlo, signor utente di Facebook, ma non crediamo sia, “normale“ fino a questo punto.
– Che nella foto non sia presente la scorta accanto a lui, non esclude che stia ad aspettare al piano terra e comunque fuori dall’edificio, anche perché entrare in sala d’attesa dell’ospedale con le due auto-blu, che normalmente lo accompagnano di qua e di là, sarebbe risultato un po’ complicato.
– Che si faccia la fila aspettando di consultare un medico in un ospedale crediamo debba essere una cosa normale, anzi normalissima e per chiunque; non ci sembra “onorevole” il rispetto per il prossimo, nel vivere civile dovrebbe risultare piuttosto: “abituale”.
– Un personaggio del genere, che percepisce solo per il ruolo “donatogli” dal signor napolitano ben 16.000 euro mensili, che si aggiungono peraltro ad altre decine di migliaia di euro per altri fronzoli reddituali percepiti per altri incarichi o per altre pensioni, dovrebbe razionalmente optare per una visita “riservata” in una struttura specialistica privata proprio per le elevatissime capacità economiche possedute rispetto ai “comuni mortali”; il mischiarsi fra loro non ne amplifica le componenti umanitarie, rende solo più lunga l’attesa dei malati che seguiranno nel turno.
L’unica cosa che non ci torna è come mai il Popolo Italiano, che tanto ha dovuto subire dal signor monti nel 2012 e che tanto dovrà ancora sopportare fino al 2050 per le conseguenze di quei celebri 365 giorni del suo grandioso governo “tecnico”, abbia potuto permettere che questa immane sciocchezza della foto su Facebook sia diventata “virale”. Certamente la nostra risposta ad una simile idiozia non lo diventerai mai, e la cosa non ci interessa minimamente.