Fra tanti insulsi ‘squilli di tromba’, si ode ogni tanto una valida esternazione istituzionale.
Stavolta (imprevedibilmente) l’ha fatta Leoluca Orlando, l’attuale Sindaco di Palermo che ha scritto su Facebook:
“Le stesse risorse che sarebbero necessarie per il#pontesullostretto, se utilizzate in modo diffuso sul territorio per affrontare le tante criticità esistenti, dalle ferrovie a singola tratta o non elettrificate alla viabilità nazionale e provinciale, al potenziamento dei sistemi portuali e aeroportuali, avrebbero sicuramente un impatto più duraturo nel tempo e portatore di benefici di lunga durata anche in termini occupazionali e di sviluppo.“
Ne prendiamo atto e, da bravi ‘populisti‘ integriamo quanto detto da Leoluca Orlando con una nota, in considerazione della cieca furia che ha ormai invaso gli animi di tutti coloro che ricercano continuamente il ‘profitto assoluto’, senza più comprendere quali possano essere le scelte più giuste anche in quest’ottica.
Il Popolo non condanna il guadagno in sé e per sé, l’interessante è che possa godere dei benefici connessi al denaro pubblico speso proprio per questa finalità.
In poche parole, se si butta via il denaro pubblico disperdendolo inutilmente in imprese faraoniche ‘irrealizzabili’ se non pericolosissime perché soggette a troppi rischi il POPOLO SI INCAZZA.
Lo stesso profitto si può ottenere sommando i guadagni di tantissime opere pubbliche molto meno azzardate e certamente ben più utili e gradite ai cittadini (recupero strade dissestate, messa in sicurezza del territorio, autostrade regionali, raddoppio binari unici, sicurezza delle ferrovie, ricostruzione ADEGUATA E CORRETTA delle case terremotate ecc. ecc. ecc.).
Signor matteo, ‘signori’ delle ruspe e del mattone, ‘imprenditori dello stivale’ (meglio dire: imprenditori dei miei stivali), arricchitevi pure, arraffate liberamente appalti pubblici, fatevi aiutare ugualmente dai nostri insulsi politici per ottenere “occasioni” di lavoro ……. ma almeno dateci ‘qualcosa’ di cui noi POPULISTI possiamo godere rendendo più vivibile questa nostra tanto martoriata terra.