Come è stato per prodi, ciampi, monti, fornero ecc., così anche nel caso di renzi le ricadute peggiori sulla Popolazione Italiana delle malefatte politiche si materializzano solo diverso tempo dopo la “dipartita” degli artefici dal trono del potere.
Le “renzianate“, e quella degli 80 euro è la più macroscopica in tal senso, sono servite, in prima istanza, a fare demagogia spicciola in vista di elezioni o referendum.
E’ proprio questa tecnica ruffiana a rappresentare il significato di “populismo” in chiave negativa , mentre i politicanti da strapazzo ritengono di offendere con questo appellativo tutti coloro che cercano di sostenere le sacrosante rivendicazioni del Popolo nei confronti delle aberrazioni del sistema di potere.
Quando un “politicastro” qualunque ostenta di continuo il suo operato, auto-lodando le proprie iniziative, che poi inevitabilmente si rivelano incredibili bidonate per la gente comune, fa appunto “populismo“, demagogia banale per ottenere il consenso popolare.
Mettiamoci dunque d’accordo, anche se la moda lanciata dai politicastri è quella di chiamare populismo la demagogia (offendendo così indirettamente il Popolo, e non sappiamo fino a che punto in buona fede), mandiamo a quel paese le terminologie errate e continuiamo a chiamare demagoghi (e non populisti) coloro che tentano continuamente di prenderci in giro corrompendo l’opinione pubblica con le loro “panzanate istituzionali”.
Il video che vi proponiamo di seguito descrive le nefande ricadute di uno dei più clamorosi esempi di sciocca demagogia dell’era moderna. Quando renzi ha partorito il “bonus” di 80 euro, per riempirsi la bocca di questa sua “bravata” poco prima del referendum, pensate non sapesse che buona parte di coloro che ne hanno inizialmente beneficiato non sarebbe stata destinata a restituire il “maltolto” al momento della successiva dichiarazione dei redditi?
Se non fosse così, allora si potrebbe liberamente parlare di una sua colossale incapacità, in caso positivo invece è corretto dichiarare che il demagogo “furbetto” ha avuto meritatamente il “ben servito”. Quindi, in ogni caso, dimissioni dovute e sacrosante.