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L’agricoltura in Italia sta morendo.
L’europa comunitaria, le tasse scriteriate e l’inetto stato italiano, con i suoi politici auto-eletti incapaci di capire qualcosa o, peggio ancora, collusi con un sistema perverso che tende a favorire le produzioni di altri paesi, stanno massacrando l’intera attività agricola della nostra Nazione.
Ricordate il caso del batterio Xylella e delle migliaia di alberi fatti abbattere inutilmente dalla comunità europea, sotto lo sguardo compiaciuto dei politici italici? Ebbene si sta continuando a operare sulla stessa linea di condotta: distruggere le produzioni per favorire certe importazioni e scoraggiare gli agricoltori italiani straziandoli di tasse, obblighi, paletti e vincoli di ogni tipo.
Il Ministro Maurizio Martina, che peraltro è un tecnico (oltre che laureato in Scienze Politiche è anche diplomato all’Istituto Tecnico Agrario), avrebbe tutte le carte in regola per poter battere i pugni sul tavolo e cambiare lo stato delle cose … ma ancora non lo ha fatto.
MARTINA! … BATTI UN COLPO!
Attenzione! I campi in Italia stanno diventando “minati“, gli agricoltori potrebbero essere i primi a ribellarsi contro il sistema politico italiano … per loro è impossibile delocalizzare l’attività come hanno fatto le aziende in altri settori, segare i terreni e trasferirli all’estero è impossibile, quindi lotteranno con le unghie e con i denti prima di soccombere.