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La rivolta dei mediocri

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Il trionfo della mediocrità si è ormai consolidato da tempo.

La società contemporanea è governata da una casta di dirigenti, politici e amministratori che si sono fatti avanti a colpi di raccomandazioni, pressioni di consorteria, ricatti e malaffare, raggiungendo così l’agognato (per loro ovviamente) potere a scapito di un’intera classe di intellettuali e di figure professionali qualificatissime che hanno abbandonato anzitempo questa deplorevole battaglia fra “arrampicatori sulla montagna sacra del potere e del comando.

Tutte le gravi problematiche, incertezze e sofferenze sociali che viviamo oggi sono quindi attribuibili esclusivamente alla scadente qualità di chi è stato spinto in “cima” e accontentato, pur non avendo alcun talento o qualità, nelle proprie futili aspirazioni di governo sul prossimo.

Il quotidiano on line “La Stampa” ha pubblicato un interessante articolo al riguardo confezionato in base a una intervista al filosofo canadese Alain Deneaul, per leggerlo cliccate qui.

Io personalmente sostengo questo concetto da almeno 20 anni, avevo pure iniziato a scrivere un libro su questo tema dal titolo “La rivolta dei mediocri“, che tuttavia ho abbandonato in corso d’opera pur essendo giunto a un terzo del lavoro, proprio perché questo degrado sociale mi è risultato tanto evidente e lapalissiano da presentarsi quasi banale farne oggetto di un intero lavoro letterario.

Di mediocri autoreferenziali e affetti da delirio di onnipotenza se ne riscontrano praticamente ovunque e in qualsiasi settore; abbondano ovviamente nella politica, e non occorre fare nomi ed esempi perché ognuno di voi, già leggendo queste poche righe, ha istintivamente ricollegato il concetto agli stessi individui cui mi riferisco, ma se ne riscontrano a milioni soprattutto nei social network. Chi di voi infatti non si è mai imbattuto su Facebook o Twitter nel post di un “troll” o di qualche esaltato che si ritiene il più importante, brillante ed esperto essere vivente presente sulla terra?

Parlo di “mediocri allo stato brado“, gente sostanzialmente ignorante, o comunque non molto colta, totalmente priva di qualsivoglia attitudine che tuttavia pretende di dominare liberamente sulla massa popolare e purtroppo ci riesce anche, in un mondo in cui chi trama “dietro le quinte” è sempre alla ricerca di pupi da telecomandare e da sfruttare.

Così in questo “mondo di ladri“, tanto per citare Venditti, un vero e proprio esercito di “cartoni“, animati dal loro smisurato desiderio di comando o manovrati da coloro che detengono i fili del potere occulto (lobby), si è letteralmente impadronito della stanza dei bottoni. Poco importa se hanno solo la licenza media, o che hanno imparato qualcosa solo tramite il “sentito dire” o leggendo fake news sui social, sta di fatto che i mediocri, parlando solo di se stessi, millantando successi inesistenti o attribuibili ad altri, mettendosi “a disposizione” di pupari senza scrupoli, si sono uniti contro la meritocrazia riuscendo a sostituirla con la mediocrazia.

La vittoria della mediocrità ha segnato profondamente la nostra società in questo primo scorcio di nuovo millennio, non ci resta quindi che sperare solo in un’inversione di tendenza che tuttavia, visto come vanno ancora le cose, non sembra proprio a portata di mano.

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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