Vera o falsa l’email che sta girando sul web e che vi riproponiamo di seguito ha un contenuto indiscutibilmente corretto e civile con osservazioni più che oggettive.
La riportiamo solo per rilevare, ma tutti voi ne siete già sufficientemente al corrente, che il livello di conflittualità e di violenza verbale della politica italiana ha raggiunto livelli inaccettabili, specialmente da parte di coloro che ritengono il potere un loro esclusivo diritto.
Sia ben chiaro che riproponendo sul nostro blog questo testo non intendiamo in alcun modo offendere Berlusconi, bensì l’insistente volgarità diffusa tramite i media in questi ultimi tempi, che purtroppo ha contagiato persino l’ex-premier che in passato si è sempre espresso in termini molto civili e contenuti (ricordate il celebre “Mi consenta?“)
Prima non era così, questa è una bruttissima moda che dobbiamo combattere tutti, non dobbiamo accettare o giustificare passivamente questa incivile propagazione dell’oltraggio da qualunque parte essa provenga (pd, m5s, forza italia, lega, sgarbi, berlusconi, di maio, salvini, renzi, grillo ecc.).
La lettera che segue è solo un testo che, per quanto sul web risulti debitamente firmato, potrebbe essere anche frutto della creatività di qualche cittadino anonimo, tuttavia, anche in quest’ultimo caso, niente viene tolto alla lucida e civile osservazione in esso contenuta. Si tratta della reazione civile ad una frase molto poco felice (definiamola pure così) di Silvio Berlusconi rivolta ai suoi “personali” avversari politici del Movimento 5 Stelle che, a detta sua, non dovrebbero neanche essere incaricati di “pulire i cessi“.
Carissimo Presidente Silvio Berlusconi,
chi Le scrive è un figlio ORGOGLIOSO di avere una madre che con umiltà e dignità, nella vita “ha pulito i cessi” (uso una Sua triste frase) pur di crescere una famiglia con sacrifici.
Perché vede Presidente, quando non si ha la fortuna di nascere e crescere in una famiglia come la Sua per esempio, tocca rimboccarsi le maniche e darsi fa fare soprattutto quando ci sono dei figli da sfamare.
Vede Presidente, “pulire i cessi” non è cosa di cui vergognarsi, è semplicemente un umile ed onesto lavoro, che centinaia di persone nel nostro Paese ogni giorno con dignità svolgono.
Presidente, forse durante la Sua triste frase, per un attimo ha probabilmente dimenticato che se non ci fosse chi pulisse “i cessi”, Lei, sarebbe costretto ad entrare non nei bagni dorati come forse è abituato, ma al contrario in ambienti ripugnanti.
Tanto quanto la Sua frase.
Forse rimarrà deluso nell’apprendere che in passato l’ho votato, io e tutta la mia famiglia, compresa mia madre, la stessa Donna che ha “pulito i cessi”.
Non mi pare Presidente che Lei abbia rifiutato il voto.
Non mi pare di aver sentito in campagna elettorale parole del tipo: “non voglio i voti di chi pulisce i cessi”.
Da persona educata che mi reputo, può notare il modo elegante e rispettoso con cui mi sono rivolto a Lei, chiamandola Presidente.
Le assicuro che questa volta ho fatto molta fatica, ma io non sono Lei, peso le parole e soprattutto i termini perché ho rispetto anche di chi non mi rispetta.
Spero che avrà il coraggio di chiedere scusa Presidente, perché in fondo una battutaccia può scappare a chiunque, l’importante è rendersene conto.
La Saluto Presidente, e laddove Vorrà sarò disponibile ad insegnarLe come pulire un “cesso”, Le garantisco che non nuoce gravemente alla salute, anzi, insegna l’umiltà ed il rispetto per il prossimo, quello che forse Lei ha dimenticato.
La Saluto.
Basta con le barbariche bassezze verbali! Basta con la gratuita trivialità mediatica!
Torniamo a essere civili cittadini del terzo millennio e svestiamo definitivamente i panni dei selvaggi e zotici abitanti del vecchio mondo medievale. Questa è la vera crescita, non il rapporto debito/pil.