Conosciamo tutti Wikipedia, sappiamo cos’è, la utilizziamo tutti, ne tessiamo le lodi per il salto di qualità che ha fatto fare alla diffusione della conoscenza, tuttavia solo pochi conoscono le complicate alchimie che servono per gestire questo colosso di internet.
Dietro ogni pubblicazione c’è lo zampino di un esercito di “controllori” che stabiliscono la correttezza, la veridicità e la valenza di tutto ciò che viene “immortalato” per l’eternità (ma su questo chi vi scrive ha seri dubbi in proposito).
La cosa di per sé è giustissima, immaginate infatti se tutti gli utenti fossero lasciati liberi di pubblicare su questa immensa enciclopedia universale ogni loro segnalazione. Con i milioni di mitomani, esaltati e maniaci autoreferenziali Wikipedia si sarebbe saturata di sciocchezze, falsità e saggi caricaturali di personaggi più che mediocri. Ma fortunatamente chi gestisce Wikipedia usufruisce della collaborazione di questo esercito di analisti ed esaminatori che stabiliscono se tutto ciò che entra a far parte delle nozioni dell’enciclopedia informatica, praticamente tutto lo scibile umano, rispetti le regole che fanno da caposaldo dell’intera organizzazione.
D’altra parte ormai la cultura popolare è sostanzialmente legata a tutto quello che viene diffuso dai media televisivi e dalla rete internet, quindi un monitoraggio continuo e approfondito di Wikipedia è fondamentale, giustissimo e necessario.
Tuttavia di recente è stato evidenziato proprio sulla rete che molti personaggi sono stati cancellati dall’enciclopedia in quanto “poco famosi“, così l’artista tedesco Gregor Weichbrot ha pensato di mettere insieme i nomi di tutti gli artisti cancellati da Wikipedia, concedendo un briciolo di quella notorietà che era stata loro negata dall’enciclopedia universale on line. Un dizionario concettuale dedicato al tema della notorietà ai tempi di Internet
Il progetto è però anche un po’ polemico e ironico, infatti chi è che decide se un artista sia degno di essere citato nell’enciclopedia? Questa schiera di “controllori” wikipediani è tutta meritevole di gestire il data base dell’enciclopedia? Sono tutti capaci di analizzare correttamente quanto viene pubblicato stabilendo inesorabilmente se sia giusto o non giusto il suo mantenimento nella memoria globale?
Questo meccanismo ha creato negli anni anche tantissime situazioni controverse, “in cui finiva per essere messo in discussione il concetto stesso di fama e di rilevanza“, come scrive Valentina Tanni in un articolo su Artribune. Nell’articolo si fa l’esempio del performer inglese Nimrod Kamer, che “nel 2002 vide cancellata la sua pagina (poi ripristinata) perché ritenuta non necessaria vista la sua scarsa notorietà“.
Weichbrot ha dichiarato: “Ho scritto un programma in linguaggio Python in grado di scaricare automaticamente tutti gli articoli di Wikipedia che sono stati candidati alla cancellazione negli ultimi dieci anni. Ho poi filtrato i risultati per tipo di occupazione artistica. Mi sono così reso conto di non essere affatto solo nel mio destino e che il mondo è pieno di ‘artisti non degni di nota’. Questo libro è dedicato a loro”.
Noi vogliamo solo segnalare che, per quanto precise possano essere giudicate (dai controllori wikipediani) le regole stabilite da Wikipedia, non esiste una valenza assoluta e oggettivamente determinata che possa dare l’imprinting di meritevole di pubblicazione a ciascun personaggio (e sono proprio milioni nel mondo) che si aggira nel bosco e nel sottobosco dei palcoscenici mediatici, artistici e informatici.
Due esempi fra tutti: se cercate su Wikipedia sono presenti ancora nomi di bassissimo profilo (almeno per noi, ma evidentemente non per chi gestisce l’enciclopedia) come: Tina Cipollari e il divino Otelma, ma abbiamo intercettato altre decine di altri mediocri semi-sconosciuti rimasti a futura memoria per la loro presunta notorietà e le loro grandi qualità. (mah!)