Dopo tanto successo e una colossale espansione in gran parte del mondo anche il Cirque du Soleil è entrato in crisi. Si può addirittura parlare di “tramonto“ (leggete uno dei relativi articoli cliccando qui) del più celebre Circo del Pianeta, magari rinominandolo “Le coucher du Soleil“, un titolo più adatto alla bancarotta in cui è incorso.
Da sempre le peggiori capitolazioni hanno coinvolto comunità e organismi mastodontici che, una volta caduti, non hanno avuto più la forza di rialzarsi proprio per l’enormità del loro stato.
Ovviamente questa è una metafora, ma fanno pensare a questa curiosa circostanza diversi eventi drammatici come la fine dei dinosauri, delle civiltà precolumbiane, di tanti imperi “invincibili” e il fallimento della banca Lehman Brothers Holdings avvenuta in un solo giorno nel 2008, ecc. ecc.
Certo i mancati aiuti di stato sono di una gravità estrema, prima perché si manifesta chiaramente l’indegna distanza che le istituzioni insistono nel prendere, in qualunque parte del mondo (in questo caso in Canada) verso le necessità dell’arte e della cultura, poi perché altri grossi gruppi economici internazionali (banche, compagnie di servizi, aziende produttrici di auto, industrie ecc.) sono invece regolarmente supportati dai governi degli stati di appartenenza, anche se in certi casi (vedi fiat-fca) hanno ampiamente tradito il legame originario con immotivate chiusure di stabilimenti, delocalizzazioni all’estero, spostamenti delle sedi legali ecc. ecc.
Purtroppo Cirque du Soleil ha pagato inoltre anche lo scotto di essersi espanso troppo nel mondo in un momento tra l’altro così tragico a causa del covid19.
Tuttavia un’icona dell’arte e dello spettacolo, che negli anni ha coniugato la creatività con il fascino della musica e l’indiscutibile talento atletico dei suoi protagonisti, NON PUO’ E NON DEVE MORIRE, ridimensionarsi magari sì, con meno sedi fisse e meno spettacoli itineranti, ma la presenza del Cirque du Soleil è necessaria nel panorama artistico contemporaneo e le istituzioni pubbliche DEVONO INTERVENIRE A SALVARLO.