Le Banche non possono lasciare senza sportelli bancari i Comuni.
La FABI continuia la battaglia a difesa non solo dei lavoratori del credito, ma anche e principalmente a difesa di un diritto dei cittadini, che vengono privati di un servizio essenziale da parte degli amministratori delle aziende di credito: amministratori che continuano a chiudere sportelli bancari nei piccoli Comuni della Sicilia.
Abbiamo acquisito alcuni pareri legali che confermano che, da parte delle Banche, viene disapplicata la normativa vigente per i servizi pubblici essenziali, lasciando tante persone anziane e deboli senza sportelli bancari nei propri territori. Tra i pareri legali acquisiti rendiamo noto quello fornitoci dall’Avv. Calogero Leanza che evidenzia chiaramente le pecche in materia del sistema creditizio del nostro Paese.
“Il servizio bancario è strumentalmente connesso al soddisfacimento dei bisogni essenziali dell’uomo e, pertanto, lo stesso viene considerato dal legislatore nella disciplina di quelli che vengono definiti ‘servizi pubblici essenziali’ ai fini del contemperamento con il diritto di sciopero….. La chiusura indiscriminata degli sportelli bancari nei piccoli Comuni, pertanto integra, a mio avviso, a fortiori una violazione della normativa vigente in materia di servizi pubblici essenziali, giacché ciò risulta essere lesivo – ben più di un semplice sciopero – dei diritti dei cittadini i quali vedono precluso l’accesso al credito ed al risparmio. Quanto detto viene ulteriormente avvalorato dal fatto che financo la normativa emergenziale di contenimento e contrasto al Covid-19 messa in atto dal Governo italiano ha escluso dalle chiusure imposte le Banche, qualificandole come attività necessarie ed indispensabili.
Non si può precludere ai cittadini l’accesso alle banche.