Ci ha scritto un nostro lettore in merito alla piaga del telemarketing. Riportiamo di seguito la sua nota:
“Sono utente telefonico Telecom, iscritto al registro delle opposizioni, pertanto non dovrei ricevere telefonate con proposte pubblicitarie o da parte di fornitori di servizi.
Da mesi, in famiglia, siamo letteralmente assaltati da telefonate continue da parte di gestori telefonici, energia elettrica, gas, ecc. che insistono nonostante vengano prontamente avvisati della nostra opposizione a ricevere questo tipo di telefonate.
L’ultima novità, alquanto fastidiosa, è rappresentata dai messaggi pubblicitari registrati a cui noi non abbiamo mai dato alcun consenso.
Una volta per tutte, qualcuno può spiegare agli italiani cosa bisogna fare per difendersi da questo continuo disturbo? I messaggi che un utente riceve preregistrati sono legali oltre che profondamente stupidi e improduttivi, visto che non li ascolta praticamente nessuno?
Grazie se qualcuno risponderà a questa lettera.
- hanno utilizzato dati sensibili di milioni di utenti comprati al mercato nero alla faccia della nostra privacy;
- hanno molto spesso ricercato le loro “vittime” nella popolazione più anziana selezionata dai tabulati in loro possesso, sfruttando così la debolezza dei loro interlocutori e la facilità di prenderli in giro con false promesse di risparmio;
- hanno sfruttato la necessità di trovare un lavoro da parte di tantissimi giovani, sottopagandoli e spremendoli fino all’osso con orari e regole di lavoro che definire disumani può perfino sembrare eufemistico;
- hanno alterato tante volte perfino le stesse risposte telefoniche degli utenti, modificandole e rendendole flessibili alle loro esigenze (famoso è il sì rilasciato alla domanda: è lei il signor o la signora tale? diventato, a seguito di un montaggio audio, accettazione di un nuovo contratto);
- hanno trasformato in truffe telefoniche un intero settore di lavoro, che già alla sua nascita, non prometteva niente di buono per i consumatori;
- ci hanno tempestato di fastidiosissime chiamate a qualsiasi ora del giorno, soprattutto all’ora di pranzo o della cena;
- hanno insistito fino alla nausea, e molto spesso anche con toni arroganti e offensivi, nei loro tentativi di convincimento nonostante la cortesia dimostrata dagli utenti non interessati al “grande affare” proposto al telefono;
- per non avere intoppi di leggi contrarie al loro squallido operato hanno perfino “ricattato” lo Stato italiano mettendo sul piatto della bilancia i posti di lavoro (loro lo chiamano così) concessi a tanti giovani altrimenti disoccupati.
Insomma caro Antonio, ci continuano a perseguitare nonostante le leggi emanate al riguardo negli scorsi anni (2003/2010/2016/2018/2019). Tanti cosiddetti imprenditori infatti hanno mollato proprio in base alle regole in vigore, altri invece hanno continuato a operare in barba a qualsiasi regolamentazione, ricordiamo in merito che tanta “brutta roba” arriva soprattutto da paesi dell’est Europa che sfruttano proprio le regole comunitarie favorevoli per colpire senza essere colpiti (Bulgaria, Romania, Albania ecc. ecc.).
Qualcosa però pare si stia muovendo in nostra difesa; sono allo studio nuove regole, forse anche a livello europeo, per calmierare le irregolarità della materia in vari campi: il contesto della privacy, il registro delle opposizioni, le sanzioni per i call center farlocchi che agirano le leggi ecc.
Non ci resta che sperare … e, per ora, chiudere subito il telefono nel momento stesso in cui percepiamo che a chiamarci è il solito call center alla ricerca di polli da spennare.