Visite: 185
I social sono pieni di insulsi commenti mirati a esaltare chiavi di lettura alternative di certi post popolari sul web.
Così tutto ciò che “disturba” il defluire, nelle menti delle masse popolari, delle versioni edulcorate della realtà, a uso e consumo del sistema di potere, “deve” essere contestato a tutti i costi nella rete internet.
Questa “lapidazione” virtuale delle verità scomode viene effettuata da strani individui (chiamati spesso troll) che, con l’aggressività tipica degli ignoranti e il qualunquismo di chi non ha argomentazioni valide a supporto della contestazione, tenta scioccamente di demolire i post bollandoli come fake o italicamente come bufale.
Lo fanno spesso per pura smania di protagonismo ma, chissà (magari sono perfino pagati per farlo), forse per favorire la manipolazione mentale della gente tanto utile a coloro che ne sfruttano la ricaduta in termini economici.
Ha fatto scalpore, per fare un esempio, la ridicola interpretazione di una scena durante l’inaugurazione delle Olimpiadi d Parigi vista come deformazione della leonardesca “Ultima cena” mentre si trattava della citazione del “Convivio degli dei“. Presunzione mista ad arroganza e ignoranza, una miscela troppo presente su ogni social network.
Sbagliare è umano, ma scagliarsi sui social con tanta veemenza per sostenere un’assurdità che tra l’ altro viene pure condivisa da troppa gente, non fa altro che aumentare a dismisura l’idea che occorrerebbe dare una bella ripulita al web, anche questa potrebbe essere una delle famose “sfide globali” tanto esaltate dai nostri politici.
