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Le controverse regole automobilistiche

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Con l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada sono state inasprite le sanzioni per coloro che guidano col telefonino in mano, o in stato di ubriachezza, o sotto effetto di droghe.

Certamente, visti i troppi incidenti mortali causati nel recente passato da questo genere di infrazioni stradali, un irrigidimento delle normative era più che prevedibile, se non perfino auspicabile anche a livello popolare. Ma, come avviene sempre in Italia, forse per la fretta di varare le nuove leggi, forse per la schizofrenia tipica dell’era contemporanea che spinge l’umanità a fare di tutto e contemporaneamente il contrario di tutto, vi sono nella nuova legge incongruenze e contradditorietà che vale la pena evidenziare.

Giustissimo colpire chi guida col telefonino nelle mani, considerando che gran parte degli incidenti in questi ultimi anni sono da attribuire a questo scriteriato modo di guidare l’auto; l’attenzione di questi automobilisti sotto accusa viene quasi tutta catalizzata dallo schermo del proprio cellulare, in particolare la vista va sul telefonino e si distacca dalla visione stradale. Una disattenzione questa che può costare tantissimo anche se avvenuta in un range temporale di pochi secondi. Verissimo, e giustissimo intervenire “per legge” su questa pessima abitudine di certi automobilisti, ma come la mettiamo con le case produttrici di autoveicoli che al centro del cruscotto inseriscono da anni, TUTTE E NESSUNA ESCLUSA, i monitor del computer di bordo con tutte le funzioni possibili e immaginabili (radio, televisione, mappe, navigatori, ricezione di messaggistica, chiamate telefoniche, collegamenti internet ecc. ecc. ecc.)? Anche questa tecnologia, invadente e ipnotica proprio come quella dei cellulari, distoglie l’attenzione del guidatore dalla visione della strada e dagli improvvisi ostacoli che si possono materializzare all’improvviso durante il percorso. L’installazione di questo tipo di schermo dovrebbe essere proibita alle case produttrici , anch’essa “per legge“, pena la non-omologazione dei veicoli … ma voi pensate che i vari governi del pianeta siano disposti a “disturbare” in questo modo le attività commerciali delle lobby automobilistiche? (quelle che ricattano i governi con lo spettro dei licenziamenti a tappeto). Gli automobilisti poi, da parte loro, si mostrano stupidamente entusiasti di queste applicazioni ipertecnologiche montate di serie nelle loro auto e non ne vogliono di certo fare a meno. Siamo dunque in pieno assurdo: si vieta l’utilizzo di una cosa, ma non se ne vieta in alcun modo l’omologo impiego tecnicologico imposto per rigida regola di marketing dalle case automobilistiche.

Altra stranezza è il divieto alla guida previsto dal Nuovo Codice Stradale per coloro che assumono farmaci non idonei; dopo un chiarimento di Matteo Salvini, che ha emanato la legge, è stato specificato che “chi usa i farmaci sotto prescrizione medica può tranquillamente guidare“, ma certi farmaci molto usati e popolarissimi, come il paracetamolo, non necessitano di alcuna prescrizione medica e vengono dati perfino ai bambini, né ci sembra accettabile che un individuo adulto, che prende una “tachipirina” perché ha qualche linea di febbre, non può prendere l’auto per andare a lavorare se prima non si reca dal suo medico di famiglia per farsi fare la prescrizione. Anche questa assurdità andrebbe “chiarita”.

Qualche dubbio sorge pure per l’attribuzione al guidatore di un eventuale “stato di ubriachezza“. I limiti di tolleranza previsti dalla nuova legge sembrerebbero forse troppo restrittivi, perché bere “un bicchiere” di vino o di birra non può costringere l’automobilista a restare a piedi, ci vuole molto di più per perdere il controllo nella guida delle auto moderne, altra faccenda invece è quella dell’assunzione di superalcolici, chi ne beve anche poco è comunque soggetto ad alterazioni della sfera cognitiva con possibili compromissioni del comportamento psico-sociale.

Nessuna obiezione invece per l’uso di droghe durante la guida, in questi casi siamo tutti d’accordo per la TOLLERANZA ZERO.

 Le leggi sono fatte per essere rispettate, siamo tutti d’accordo, ma andrebbero studiate meglio prima di essere varate.

Autore dell'articolo: Santokenonsuda

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