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Le inutili dirette dei tg

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Ricordiamo che certi telegiornali, quelli della Rai s’intende, costituiscono servizio pubblico e che (iniquamente) per tale “servizio” gli italiani pagano un canone IMPOSTO all’interno della bolletta per il consumo dell’elettricità.

E’ perfettamente inutile che i vari governi in carica abbiano cambiato la nomenclatura di questa oscena tassa, peggiorando perfino le cose perché chiamarla “tassa di possesso del televisore” significa solo confermarne l’illegalità (l’IVA sull’acquisto di un bene è già tassa di possesso e si deve pagare una sola volta, mentre la tassa di possesso dell’apparecchio televisivo viene così imposta all’inizio di ogni anno, ripetendo di fatto all’infinito una tassazione che dovrebbe essere unica).

Sappiamo tutti però che in realtà questa vessazione periodica dello Stato è finalizzata a un “abbonamento” (il vecchio e odiato “canone) per un servizio televisivo liberalizzato a suo tempo con la legge che ha permesso le trasmissioni via etere alle reti private.

Tutto questo per dire che il denaro raccolto dalla popolazione già in modo illecito e coatto dovrebbe almeno essere speso con parsimonia dalla Rai che, peraltro, beneficia ampiamente anche degli abbondantissimi incassi pubblicitari che invece costituiscono gli unici introiti per le tv private.

Ma la Rai che fa? Scialacqua liberamente nominando direttori e vice-direttori con ruoli fantasiosi (vedere i servizi dell’anno scorso di “Striscia la Notizia” e in particolare i servizi di “Pinuccio” cliccando qui), inviando “inviati” (perdonate il gioco di parole) dovunque e comunque senza soluzioni di continuità e generando con estrema creatività, con la scusa di aumentare gli indici d’ascolto, una serie di occasioni per impinguare i redditi mensili di certi reporter (o pseudo tali) o concedere privilegi aggiuntivi ad altri impiegati di lusso.

Così, per esempio, si mandano in giro per l’Italia nel periodo delle vacanze di agosto, due fedeli “giornaliste” a parlare bene di certe già celeberrime località di villeggiatura, quando più economicamente potevano essere precettati professionisti locali che, peraltro, conoscono certamente meglio i posti in questione … ma così le “favorite” non avrebbero potuto fruire dei viaggetti estivi pagati. 

Ma ci hanno colpito maggiormente le cosiddette dirette dei tg (specialmente quelle del TG1), funzionano così:

  • si prende un inviato o un’inviata qualunque;
  • lo o la si pone al centro di una strada qualunque o di fronte a un palazzo qualsiasi, purché ricadente nella zona oggetto del servizio televisivo;
  • lo si fa parlare per un minuto per fargli ripetere le stesse cose che ha già detto il lettore o la lettrice del TG in studio nel presentare il servizio;
  • poi l’inviato o l’inviata conclude l’intervento presentando a sua volta un servizio registrato da un altro inviato nel pomeriggio o nella mattinata precedente.

Ci si chiede dunque: quanto è costato inviare una troupe televisiva (almeno tre persone fra regista, cameraman e reporter) in un luogo qualsiasi, magari deserto o, peggio ancora, infestato dai soliti ridicoli disturbatori che interagiscono dietro le spalle del povero inviato Rai? E soprattutto: a cosa è servito presentare in diretta e non da studio un servizio registrato in precedenza?

Nel periodo peggiore della pandemia queste patetiche figure di pseudo-giornalisti, debitamente intabarrati dietro le obbligatorie mascherine, sono state inviate nelle piazze vuote, di fronte le stazioni ferroviarie totalmente deserte, di notte e al freddo invernale nelle strade senza né auto né esseri umani; ma perché mettere a rischio contaggio questa gente contro la normativa stessa sul lockdown e solo per dire quattro parole sconfortanti che una voce fuori campo e una semplice foto sullo sfondo avrebbero più correttamente, più facilmente e più economicamente potuto manifestare nello stesso modo? Tutto ciò non è stato spreco di denaro pubblico aggravato da mancanza di sicurezza sul lavoro?

Ma nonostante tutto la Rai continua a fare e strafare tutto ciò che vuole, alla faccia degli organi preposti al suo controllo …  E IO PAGO!

Autore dell'articolo: admin

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