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Napolitano dice “Basta violenza per la Tav”; ma imporla al popolo non è pure violenza?

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La violenza è certamente la peggiore delle soluzioni a cui ricorrere per eliminare un problema.

Ma questo deve valere per tutti, quindi anche per il Governo italiano, che invece vuole imporre a tutti i costi le proprie scelte, nonostante il popolo “sovrano” (vedi articolo del 24 ottobre 2011 di questo blog)  non sia assolutamente d’accordo.  Anche questa è violenza.

I politici italiani, siano essi tecnici o capetti standard, ci hanno imposto l’Europa, con tutte le nefande conseguenze che abbiamo sotto gli occhi da oltre un anno;  ci hanno imposto anche i sacrifici economici, la perdita di un periodo sereno di quiescenza dopo quarant’anni di lavoro, si stanno organizzando per imporci l’eliminazione di gran parte dei diritti sul lavoro conquistati con decenni di lotte sindacali, ed ora … devono imporci la TAV.

Fuori dall’arco parlamentare, che resta comunque una sparuta ed insignificante minoranza su oltre 60 milioni di abitanti che costituiscono il popolo “sovranodi Italia, nessuno vuole la TAV.

Nonostante i politici si arrampichino sui vetri per giustificare questa insulsa, inutile e incosciente scelta, nessuno in Italia la vuole, escludendo ovviamente le imprese appaltatrici, qualche corrotto che certamente sarà al centro del “gioco”, e qualche trafficante intrallazzista agganciato ai vertici di qualche stato europeo con stratosferici interessi personali, magari da spartire.

Inoltre di recente Saviano ha segnalato possibili infiltrazioni mafiose all’interno dei cantieri, dubbio che era già venuto in mente praticamente a tutto il mondo.

Ma il Governo continua a incaparbirsi su questa dannata realizzazione che non ha alcun crisma di necessità ed urgenza ma che si presenta piuttosto con caratteristiche di oppressiva imposizione dittatoriale. E i danni per le popolazioni interessate da questa “meraviglia della tecnica” sono enormi.

Non parliamo poi del denaro investito….i soldi mancano dappertutto, Monti li cerca ovunque dentro le nostre tasche, ma per la raccapricciante TAV ci sono, altroché se ci sono!!  Se no, dove sarebbe l’interesse??

Caro Napoletano, la violenza certamente no, ma come può fare il Popolo Sovrano a far valere i suoi diritti costituzionali su un governo tanto arrogante?

Il referendum potrebbe essere la soluzione democratica e non violenta; ma poi …come tu sai, caro Napoletano, subentra la “Consulta” e neutralizza il referendum.  Dicci tu cosa dobbiamo fare.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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