Abbiamo ricevuto, e pubblichiamo in piena solidarietà, questo articolo di Michele Santulli che fa da seguito al nostro articolo postato in data odierna in tema di autovelox.
“Con riferimento agli autovelox, per entrare subito nel tema, la Legge non solo non è stata rispettata quanto è stata infranta e perfino messa in ridicolo, ma non dagli utenti cioè gli automobilisti, bensì dagli organi dello Stato medesimo chiamati ad applicarla.
Anche nel Parlamento ultimamente si sono levate critiche sulla realtà dell’uso delle micidiali macchinette, quest’altra situazione tipicamente italiana. Il legislatore non ha inteso dire alla lepre: guarda che qui c’è una tagliola, perciò attenzione dove metti i piedi! Così invece è stato inteso l’autovelox: tabelle e luminarie e manifesti avvertono che a cento-duecento metri c’è la trappola, quindi attenzione! Dove si è mai vista una barzelletta del genere?
In Ciociaria e più esattamente nella provincia di FR il quadro è variegato. Già la Signora Prefetto qualche giorno addietro ha ritenuto di esprimere il suo pensiero : « QUI HO TROVATO UNA CONNIVENZA STRATIFICATA, MANCANZA DI CULTURA E POCA SINERGIA CAUSA DI DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE E AMBIENTALE… »: a queste parole così pregnanti i nostri beneamati uomini politici ed istituzioni hanno prestato orecchio? E alla luce di tali considerazioni coraggiose della Signora Prefetto cogliamo l’occasione per rinnovare ancora una volta un appello: ma non è incredibile che la superstrada Sora-Ferentino ancora non si conosca quale è il suo limite se 80 o 90 o 110 Kmh? Senza considerare i sobbalzi sui viadotti, senza ricordare il sistematico pessimo manto stradale. Senza considerare l’indegno stato di perenne immondezzaio: possibile che non si possa prendere sul fatto almeno uno degli eroi stercorari? In aggiunta a ciò, non è motivo di vergogna, a dir molto poco, lo sconcio rappresentato da quell’autovelox nuovo di zecca mai entrato in funzione installato dal Comune di Cassino sotto il ponte di S.Elia, sulla superstrada Atina-Cassino, da almeno dieci anni in quelle condizioni? E parimenti non dovrebbe preoccupare l’abulia e l’assuefazione, ormai, degli automobilisti di fronte a quell’altro ignobile spettacolo dei due autovelox nuovi di zecca installati dal Comune di Ferentino almeno quattro anni fa, sicuramente abusivi e illegittimi, mai entrati in funzione? Chi paga le spese contratte e dilapidate?
Abbiamo ripetutamente documentato e provato che gli autovelox come messi in opera, anche nella provincia di FR, sono contro la Legge istitutiva: agli inizi, nel 2007, il Prefetto ne autorizzò 28 ma nel 2013 altro Prefetto li ridusse a 7: oggi, credo, ne sono rimasti 5: che la Signora Prefetto dia un colpo d’ala nei confronti anche di questi cinque rimasti: quello di Monte S.Giov.C., quelli di Acuto, i due di Belmonte C. e li spenga!
Ma una parola a parte merita il pioniere, a mio avviso internazionale, dell’autovelox, cioè Belmonte Castello: quelli che hanno i capelli bianchi o grigi ricordano che già almeno quaranta anni fa, una vettura ogni giorno sistematicamente ferma al bivio con il bravo vigile dentro e la macchinetta in agguato. Che spettacolo!
Poco a poco i lungimiranti e intelligenti sindaci si sono adeguati e per primi (seguiti a ruota da Atina) hanno approfittato delle nuove tecnologie. Tanto da meritare e guadagnarsi sul campo trattamenti e favori particolari : per esempio, nel decreto prefettizio del 2007 per Belmonte Castello curiosamente non si indica né la collocazione né il numero di autovelox da installare! E Belmonte ne pose in opera quattro, a un paio di Km l’uno dall’altro su entrambi i sensi di marcia! Non appagati, dal 2010 al 2012, sempre ovviamente nell’interesse degli automobilisti, abbassarono i limiti di velocità da 70 a 50 Km: occorsero anni prima che la Prefettura o chi per essa, si avvedessero della ‘innovazione’ e riportassero i limiti da 50 a 90 Km orari come oggi.
Ma un altro fatto anche esso istruttivo si è verificato: nel decreto prefettizio sopracitato del 2013 si precisa la collocazione attuale degli autovelox e il loro numero: ma avviene che detti autovelox miracolosamente entrano in funzione già da almeno un anno prima dell’autorizzazione!
Belmonte è forse il paese più fortunato d’Italia: conta 725 abitanti ufficialmente: nei primi cinque mesi di quest’anno il Comune ha emesso quasi 6000 verbali per multe da autovelox!
Ognuno faccia i propri calcoli. E’ una pacchia per le istituzioni! Milioni e milioni di Euro, guadagnati con tanto sudore in tutti questi anni: però non pare che il Comune si distingua per attività anzi per strutture filantropiche o culturali o artistiche.
Ma il bello è quanto segue: i due autovelox autorizzati, uno per corsia di marcia direzione Atina e direzione Cassino, sono stati collocati, credo che anche questo sia un primato unico, al centro di un ponte, uno sulle due facce, e detto ponte viene attraversato regolarmente non solo da vetture ma anche da trattori, camion e autobus che certamente non contribuiscono al miglioramento delle caratteristiche tecniche e verificatorie dei due autovelox sottostanti! Ma oltre a tale a dir poco inusitata collocazione degli autovelox, quanto è incredibile è che essi sono letteralmente invisibili e nascosti agli automobilisti interessati: pur se con difficoltà perché mimetizzati col colore del cemento e con i manifesti incollati affianco, l’automobilista in realtà riesce a vedere quello che riguarda chi viene in senso opposto, ma non vede il proprio, perché il proprio si trova sull’altra faccia del ponte. La fotografia viene scattata dunque a sua insaputa, l’autovelox è in alto, alle sue spalle: ci passi sotto e tac: la tagliola. Cioè agli antipodi della Legge che impone che l’attrezzatura sia visibile e riconoscibile. Sono trascorsi già quasi cinque anni, Signora Prefetto, di tale perfino grottesca ingiuria civile.”
Michele Santulli