Visite: 1872
Continuate a chiamarle “bufale“, continuate a chiamarlo “complottismo“, continuate a fare il gioco di chi ci spia, ci narcotizza con la tecnologia, ci schiavizza e ci spreme il portafoglio fino a ridurci in povertà.
Il metodo migliore per neutralizzare chi cerca di far aprire gli occhi alla massa di ipnotizzati dal potere che vorrebbe controllare l’intera umanità è proprio quello di far apparire banale, sciocca e fantasiosa la verità prospettata da chi ha invece le idee chiare in proposito.
Ugo Mattei, giurista italiano e professore di diritto internazionale comparato all’Hastings College of the Law dell’Università della California a San Francisco (dunque non di certo l’ultimo dei “bufalari”) sostiene (e ha tutti i titoli per poterlo fare senza tema di smentita) che l’informatica è totalmente asservita al capitalismo più gretto della storia umana.
Le tecniche di controllo comportamentale della popolazione globale sono ormai tanto sofisticate e diffuse che ogni nostro respiro viene trasformato in profitto assoluto per i pupari che reggono i fili dell’economia planetaria.
Siamo diventati in pratica donatori universali di ricchezza per i vampiri globali delle multinazionali. E quel che è peggio, non vogliamo neanche credere più a chi tenta di farcelo capire vedendo ovunque false teorie complottistiche dove risiede invece la triste verità.